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Autori italiani
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"A trentacinque anni, Leonardo prende la decisione irrevocabile di divenire scrittore. E non già latinista. Diviene scrittore. In un’accezione nuova e inedita. Scrittore della parola. Qualche foglio bianco tra fogli a volte densi dei quaderni: dal pleonasmo del niente da scrivere, le cose che, per integrazione, si fanno e si scrivono mai formano un tutto né un’unità. Niente lirismo né stile da veggente o da visionario. Questione della proprietà della parola originaria e della qualità. La “conclusiva brevità”. Quella che lo storicista chiama stenografia è la scrittura della parola; scrittura della ricerca e scrittura pragmatica. Scrittura del rinascimento della parola e della sua industria. Senza logo. Senza terribili purgatori né valli lacrimanti. E importa la novità. In cima alla scrittura. Importa il caso di qualità." (Armando Verdiglione, Leonardo da Vinci, p. 240-241).
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