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Massimo Campigli
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1895 - 1971
Max Ihlenfeld (poi Massimo Campigli) nasce a Berlino il 4 luglio 1895. A Settignano presso Firenze cresce con la madre e la nonna. Nel 1899 va Firenze poi a Milano. Nel 1914, il diciottenne Campigli, dopo essere stato assunto al Corriere della Sera come segretario di Renato Simoni, si avvicina all’ambiente futurista milanese, più come scrittore che come pittore.
Nel 1915 si arruola volontario nell’esercito italiano e assume il nome di Massimo Campigli (già usato come pseudonimo al giornale).
Dal 1919 è a Parigi come corrispondente del Corriere della Sera.
Nel 1923 tiene la prima personale a Roma, alla Casa d’Arte Bragaglia. Nel 1926 sposa la pittrice romena Magdalena Radulescu (Dutza) e si lega ai pittori italiani residenti a Parigi (de Chirico, Tozzi, Severini, Savinio, Paresce, De Pisis), con cui formerà il gruppo poi definito dei Sette di Parigi, che instaura proficui rapporti con il Novecento milanese di Margherita Sarfatti. Infatti nel 1926 è presente alla “Prima Mostra del Novecento Italiano” a Milano. Nel 1927 lascia il giornale per dedicarsi completamente alla pittura. Nel 1928 espone alla mostra Les artistes italiens de Paris.
Sempre nel 1928, compie un viaggio in Italia in compagnia della moglie. Al Museo di Villa Giulia di Roma rimane affascinato dall’arte etrusca. Espone alla Biennale di Venezia. Nel 1931 si stabilisce a Milano.
Nel 1937, dopo la separazione dalla moglie, sposa Giuditta Scalini, esegue la decorazione per il soffitto della Sala della Musica nel Padiglione Italiano all’Esposizione Universale di Parigi e l’affresco I costruttori per il Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Del 1939 è l’affresco per il Palazzo di Giustizia di Milano, coperto alla fine dell’anno a causa delle leggi razziali perché di soggetto tratto dall’Antico Testamento (verrà svelato solo nel 1942). Nello stesso anno inizia l’esecuzione dell’affresco per il Liviano di Padova e vince il premio per la pittura alla III Quadriennale di Roma per il ritratto di Raffaele Carrieri. Nel 1941 esce un volumetto di Carrieri dedicato alla sua opera.
Nel 1943, a Venezia, nasce il figlio Nicola. Partecipa alla IV Quadriennale di Roma. Dopo la guerra tiene una serie di mostre alla galleria del Cavallino di Venezia. Nel 1946 rientra a Parigi per qualche mese. Lo Stedeljik Museum di Amsterdam gli dedica un’importante antologica. Nel 1967 tiene una grande antologica al Palazzo Reale di Milano. Muore il 31 maggio 1971.
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Nome |
Massimo |
Cognome |
Campigli |
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