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In ricordo dell'artista Mimmo Rotella
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Armando Verdiglione, Circolo della Stampa di Milano, 7 ottobre 2002, in occasione della presentazione del libro di Mimmo Rotella, L’ora della lucertola, Spirali/Vel:
In ciascuna opera, Rotella esprime la libertà assoluta. Più che una libertà suggestiva, una libertà della sua vita, della sua vita intellettuale, è una libertà intellettuale. Mimmo Rotella non è un soggetto. È un’artista e un intellettuale. Non è soltanto, come direbbe Leonardo, un pittore: non fa nulla di pittorico, che non sia assolutamente pensato. E, con il décollage, il meramente pittorico lascia il posto alla scrittura e, sopra tutto, al tempo. La lacerazione dell' opera è, in altri termini, il tempo, la Spaltung (in tedesco), la refente o la felure (in francese), quindi, il taglio. La lacerazione è il taglio.
L'opera di Rotella è un'opera aritmetica, non è l'insieme, non è la somma delle cose, non è l'algebra delle cose, non è nemmeno la geometria. Avanza un'esigenza intellettuale assoluta. Il ritmo è aritmetico. Che sia un' opera aritmetica è dato anche dalla lacerazione. La lacerazione indica che non c'è algebra o geometria possibile del tempo, quindi, che noi, la vita, non possiamo pensarla dall'idea di fine. Questa è un'opera senza riferimento alla morte.
Mimmo Rotella è stato riconosciuto, prima, negli Stati Uniti, poi in Francia, poi in altri paesi d'Europa, poi a Milano, poi a Roma. E, in ultimo, in Calabria. Dopo la medaglia d'oro data dal presidente della Repubblica, Ciampi, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, l'ha nominato ambasciatore dell'arte e della cultura nel pianeta.
Mimmo Rotella ha avuto riconoscimenti in vari paesi, ha quotazioni elevate per un artista vivente. Eppure, dice di trovare la sua forza nella Calabria, nei millenni di civiltà mediterranea. Noi c'interroghiamo se questi millenni di civiltà siano quelli trascorsi o se, piuttosto, non siano quelli che verranno, se quella di Rotella non sia la scrittura di ciò che avverrà. Noi, attraverso la sua opera, capiremo; intenderemo, leggeremo, non solo l'avvenire della sua opera, ma il nostro avvenire.
Chi viene dal Mediterraneo, chi viene dalla Calabria è persona non facile perché c'è un aspetto intellettuale: c'è sempre un altro registro, un altro giro, c'è sempre un'altra strada, un'altra via. E non è mai lineare, non è mai una retta, è sempre una curva. Non c'è mai, davanti, nulla di negativo. Ci sono sempre difficoltà. Ma queste vengono affrontate e non tolgono nulla, caso mai aggiungono sempre qualcosa alla portata dell' artista.
Mimmo Rotella non è un personaggio. Non può essere trattato alla stregua di un personaggio. Certo, ha costituito scandalo, provocazione, ma non è un personaggio, è un artista, è un intellettuale. È un valore intellettuale. A me pare che Milano possa dargli il riconoscimento che merita. E, di questo, noi siamo promotori.
È stato Enzo Nasso, poeta e scrittore, che vive a Roma, un altro calabrese, a parlarci sempre - nonostante Mimmo Rotella fosse noto in tutto il mondo - di Mimmo Rotella. A un certo punto, ci siamo accostati alla sua opera. Avevamo letto libri, antologie, ma non avevamo una nozione globale della sua opera. È un'opera molto complessa, ma, quando viene intesa, raggiunge la semplicità.
Noi siamo felici che Mimmo Rotella sia giunto con questa forza intellettuale a questa età e siamo sicuri che andrà avanti. Ha affrontato tante cose e, in fin dei conti, quello che importa è la produzione. Egli ha una sua tranquillità assoluta, che nessuno può scalfire.
di Armando Verdiglione, pubblicato nel volume Artisti, Spirali 2003.
Nello stesso volume è riportata un'intervista di Armando Verdiglione a Mimmo Rotella.
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eco di stampa |
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