Se il mondo applaude alle aperture di Obama verso Cuba, Armando de Armas, giornalista di Radio Martí, autore di Miti dell'antiesilio (Spirali), nato all'Havana, dalla quale è fuggito in gommone dopo anni di carcere, boccia le mosse del neo presidente americano. «Eliminare le restrizioni sulle rimesse in denaro inviate dai cubani emigrati ai familiari rimasti sull'isola e consentire a più americani di viaggiare a Cuba immetterà denaro fresco negli ingranaggi della macchina repressiva del regime, anche perché il governo si tiene il 20% delle rimesse». Ci sarà pure un aspetto positivo, come l'apertura di nuovi canali di comunicazione con Cuba. «Ci crederò solo quando lo vedrò. Obama sembra dimenticare che il governo castrista spreca milioni di dollari per disturbare i segnali di Radio e Televisión Martí, l'emittente americana creata per dare libera informazione al popolo cubano. E blocca il libero accesso a Internet». Obama toglierà l'embargo? «Se apri al turismo americano di massa, resta poco dell'embargo. Il prossimo passo sarà dare a Cuba accesso al credito Usa. E questo è il vero obiettivo della dittatura castrista. Ma il mio popolo ha bisogno di libertà e rispetto, non di rimesse».
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