Il 15 e il 16 marzo 2008, alla Villa San Carlo Borromeo di Senago, ai bordi di Milano, sede delle attività culturali che fanno capo ad Armando Verdiglione e al suo braccio editoriale, Spirali, si è svolto un laboratorio dell'Università internazionale del secondo rinascimento (il milieu verdiglioniano) che ha puntato tutto sulla testimonianza di Harry Wu, 19 anni nei campi di lavoro forzato del neopostcomunismo cinese. Questo libro ne è il risultato, un'ampia e articolata intervista condotta dallo stesso Verdiglione con il dissidente cinese più noto del mondo alle prese con la denuncia più lucida e aggiornata che esista di quell'orrore ignominioso che ancora non riesce a scalfire la nostra noia di occidentali stanchi. Le denunce di Wu esistono da tempo oramai anche in italiano. Questa è una summula da usare come una pacifica arma, imperdibile.
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