Una grande mostra dell'artista in Villa Borromeo SENAGO - Il re di Spagna Juan Carlos ama talmente questa collezione privata che, dopo una cena a corte, alla presenza dei massimi esponenti della cultura iberica, ha espresso la volontà di raccogliere l'immenso patrimonio artistico in un museo nazionale che sarà aperto, entro breve tempo a Madrid. Intanto le oltre milleduecento opere che costituiscono la raccolta di Fernando Arrabal, drammaturgo, cineasta, romanziere, poeta e pittore, che vive e lavora a Parigi dove è diventato l'interlocutore dei più grandi artisti del '900, sono esposte fino al 23 settembre presso le antiche sale della settecentesca villa Borromeo di Senago, diventata una dei poli culturali più importanti d'Italia e centro d'incontro di scrittori, poeti, musicisti, artisti e scienziati di tutto il mondo. La rassegna, che è stata battezzata "Parigi, l'avanguardia. Arrabal Espace", è stata presentata dallo stesso artista insieme alla moglie Luce Moreau che nella vita del marito ha sempre avuto tanto spazio ed importanza. Le opere esposte nelle sette sale messe a disposizione dalla Fondazione di Cultura Internazionale Armando Verdiglione, sono di grandi maestri con in quali Arrabal ha stretto sincera amicizia. Tra questi figurano gli spagnoli Picasso, Dalì, Mirò, Saura, gli americani Calder, Pollock, Man Ray, Capa, i francesi Duchamp, Messagier, César, Masson, Gischia, Topor, Tanguy, Michaux, i latino-americani Wilfredo Lam, Botero, Comacho, il belga Magritte, l'olandese Van Velde, il tedesco Max Ernst e tantissimi altri grandi pittori. Per l'Italia questo è un appuntamento culturale di grande importanza che testimonia gli itinerari artistici più interessanti di questo secolo mescolando ironia, contraddizione, assurdo, parodia, provocazione, colore, anomalia, umorismo, riso e irrisione, tutti, tutti "valori" assolutamente dimenticati e negati in un'epoca di piatto conformismo. L'ideatore della mostra, Ante Glìbota, ha realizzato anche un libro-catalogo su Fernando Arrabal e la sua grandiosa collezione che dopo l'esposizione di Senago, sarà donata alla Spagna. Ieri una delegazione del ministero dell'educazione e della cultura del Paese iberico, capeggiata da Benigno Pendàs Garcìa responsabile dei musei spagnoli e direttore delle Belle Arti e dei Beni Culturali, ha visitato la mostra aprendo anche una nuova collaborazione fra il "polo" culturale senaghese e la Spagna. (Giulio Dotto)
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