Un'opera originale. Satira lucida e razionale che integra parola, grafia e immagine in un risultato di forte impatto. Il giornalista Ebrahim Nabavi, uno dei maggiori scrittori e intellettuali iraniani esule in Belgio, autore di articoli, video e testi satirici che lo hanno reso noto in tutto il mondo, assieme a uno degli esponenti contemporanei del graphic design Reza Abedini, anch'egli iraniano e professore di cultura visiva all'Università di Teheran, è autore del libro Iran. Gnomi e giganti, paradossi e malintesi, in cui, grazie alla leggerezza tipica della cultura persiana, scrittura e grafica contemporanea si incontrano in un volume che narra i paradossi di un paese dove la millenaria cultura si trova soffocata da un regime dittatoriale. Tra tradizione e modernità, il libro apre una finestra sulla cultura mediorientale e sulla questione iraniana. Lo stile intenso e sofisticato di Abedini, integra la calligrafia con immagini di impatto, veicolando forti messaggi culturali capaci di riflettere la sensibilità poetica persiana. La satira di Nabavi è un modo di raccontare, non ha nulla della protesta ideologica né della denuncia politica. L'autore gioca in modo apparentemente naif suscitando ilarità e riuscendo al tempo stesso a trasmettere un messaggio in direzione della libertà di parola e della qualità della vita. Per questa ragione, Nabavi è molto amato soprattutto dai giovani, in patria e all'estero. Infatti, interviene quotidianamente in siti web come Rooz online (il sito per iraniani più seguito in tutto il mondo) e Jaras, utilizza canali di comunicazione come Facebook e Twitter, ha un suo blog in farsi e viene spesso intervistato dai maggiori giornali italiani e internazionali in merito alla questione iraniana. Censurato dal regime, Nabavi fu arrestato e detenuto per diciotto mesi. Dal suo rilascio, vive esule in Belgio, dove continua a scrivere, a recitare in spettacoli di cabaret e a pubblicare, come scritto, soprattutto in rete. Ha pubblicato più di trenta libri, comprese le sue memorie di prigionia.
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