Per il regista, il capo di Stato «aveva delle ossessioni, ma sarà ricordato quale persona integra»
VARSAVIA - «C'è un aspetto simbolico sorprendente e doloroso nella tragedia che si è abbattuta sulla Polonia nel luogo dove abitano i fantasmi del massacro compiuto dai sovietici settant'anni fa». Il regista Krzysztof Zanussi riflette sull'incidente di Smolensk da Parigi, dove si tiene una retrospettiva dedicata ai suoi film. Non è mai stato un fan dei gemelli Kaczynski. «Sono spesso stati vittime delle loro ossessioni, come quella per la purificazione, la necessità di fare piazza pulita. In questo momento però di Lech va detto che la sua azione contro la corruzione è stata efficace e lodevole. Lo ricorderemo come una persona integra, onesta. E Jaroslaw ieri ha perso una parte di sé». Per i polacchi è un nuovo trauma. «Il sentimento di essere perseguitati dalla Storia è una caratteristica della nostra psicologia, i fatti di Smolensk toccano questa corda, per la nazione è come la conferma di un presagio». Nei suoi film parla di colpa e riscatto, temi che hanno radici profonde in un Paese con una forte identità cattolica. Che ruolo gioca questo aspetto nell'elaborazione delle tragedie nazionali? «Il cattolicesimo polacco ha sempre avuto un volto tragico, la nostra lettura del Vangelo è problematica. Lo stesso cattolicesimo di Giovanni Paolo II non era francescano, dolce. Per i polacchi Dio è misterioso, severo, un enigma che non si spiega. Una lettura sempre vivificata di fronte a tragedie come questa». Tragedie che contribuiscono al forte senso di coesione nazionale? «Sì, è una parte dell'identità nazionale, comune del resto ad altri popoli che nei secoli sono stati conquistati e dominati. Ora il Paese dimostrerà coesione anche nella reazione al dramma, dovrà subito riorganizzarsi e ridarsi un nuovo assetto istituzionale, una nuova geografia politica. E c'è un aspetto non marginale. Sul Tupolev viaggiavano comandanti di esercito e marina, i quadri formati nelle accademie militari sovietiche, nell'esercito avanza una nuova generazione». Cambia qualcosa anche nei contenuti politici? «La politica in Polonia è molto legata alle singole personalità, al carisma dei leader, ci sarà un cambiamento profondo». (M. S. Na.)
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