Villa San Carlo Borromeo di Senago rappresenta un complesso importante e prestigioso sia dal punto di vista storico e artistico, per gli edifici e le opere che ospita, sia dal punto di vista naturale, per lo splendido parco (11 ettari) che la circonda. Qualche cenno storico non guasta. Nell'VIII secolo prima di Cristo fu scelta come insediamento da parte dei Celti, divenne una roccaforte sotto Cesare e fu trasformata in fortezza dai Longobardi. Divenne un palazzo, chiuso sui quattro lati, nel corso del Trecento sotto i Visconti ma fu con Federico Borromeo, prima, e Giberto, poi, che prese l'aspetto della grande villa che conosciamo, ricca di arredi, lampadari, opere d'arte. Numerosi sono stati nel tempo gli interventi di restauro. Tra gli altri ricordiamo quello del 1911 diretto da Fausto Bagatti Valsecchi. La Villa fu occupata dalle SS durante la Repubblica di Salò e subì non pochi danni. Nel 1983 la famiglia Borromeo la cedette all'Università internazionale del secondo Rinascimento che iniziò una serie di restauri che portarono alla sistemazione del terrazzo, del tetto, degli infissi e del parco, che versavano in uno stato di grave degrado. Restauri che continuano ancor oggi sotto la Direzione della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Architettonici di Milano. L'imponente struttura è composta, oltre che dall'edificio principale, da tre Musei (Sant'Ambrogio, Sant'Eustorgio, San Protasio), dal Museo della Ghiacciaia, che si presenta come una cattedrale semisotterranea, dalla peschiera e da un percorso sotterraneo che attraversa l'intero Parco. Gli interventi, sempre svolti con accuratezza e rispetto delle scelte originarie, hanno riguardato le sculture, i camini, le arcate, gli stemmi, le pitture, i marmi, ecc. Oggi Villa San Carlo Borromeo è un bene completamente valorizzato e rappresenta, oltre all'icona del secondo Rinascimento, anche un Palazzo culturale e artistico importante, una location prestigiosa per incontri, seminari, eventi, congressi con un Museo permanente e uno dedicato a mostre di particolare rilevanza artistica, senza dimenticare la presenza di un hotel a 5 stelle lusso, un ristorante e un caffè.
"Tesori della Russia. Il cielo, il mare, la terra" A partire dal febbraio di quest'anno fino al 12 settembre il Museo di Villa San Carlo Borromeo di Senago ospita una mostra di cinquanta opere di pittori russi provenienti dalla più importante raccolta privata d'opere d'arte esistente fuori della Russia. Sono opere del Novecento, esposte in precedenza al Maschio Angioino di Napoli, che rappresentano i diversi, e spesso contrastanti, paesaggi di un Paese vastissimo, dal Mar Baltico al porto di Odessa fino ai mari del Nord in tempesta. Sono sette gli artisti che hanno rappresentato la loro terra, ognuno con il proprio stile e con la propria particolare visione della natura, alcuni con un più accentuato aspetto nostalgico, altri con l'attenzione al dettaglio, tutti con l'intento di esprimere lo spirito libero di chi vuole valorizzare la memoria di un grande Paese amato per quello che è, al di fuori di ideologie o preconcetti. Citiamo i nomi di questi artisti, tutti assai apprezzati a livello internazionale: Konstantin Antipov, Nikolaj Christoljubov, Josif Gurwic, Alekseij Lazykin, Andrej Lyssenko, Valentin Tereshenko e Grigorij Zejtlin. Attraverso le opere esposte il visitatore potrà compiere uno splendido viaggio nella Russa del Novecento: da San Pietroburgo, ai paesaggi fluviali della Mojka e della Neva; dai porti ai paesaggi lacustri del Bajkal, dell'Altaj, del Mar Nero, della Crimea, di Gurzuf con la baia Cechov, senza dimenticare l'entroterra con il promontorio Deznev e i suoi tramonti, il golfo di Taganrok e le sue scogliere. E, infine, il grande fiume Volga, la Moscova, l'Oka, i fiordi di Murmansk e i crepuscoli sulle rive del Protva e del Kama. [...] (Ugo Perugini)
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