I "Tesori della Russia - Maestri dell'arte russa 1800-1900" è il nome della mostra aperta nella Villa San Carlo Borromeo, a Milano-Senago, (fino al 28 aprile). Per la prima volta in Italia vengono esposte opere di artisti - fra i quali in primo piano Kazimir Malevich e Vasilievich Lebedev - provenienti da collezioni private di Mosca e Pietroburgo.
Ai lavori di questi ultimi si aggiungono i ritratti caratterizzati e intensi di Bartó gli acquarelli femminili di Rudakov, gli schizzi di Akimov e le nature morte e i paesaggi di Gerasimov, Zvetkov, Tatlin, Dubovskoij, tanto per citare alcuni nomi.
Altrettanto meritevole si annuncia la mostra "I tesori degli zar" che verrà aperta sempre a Villa San Carlo di Senago, successivamente. Il programma prevede l'esposizione d'oggetti e quadri provenienti dai musei di Omsk, la capitale culturale della Siberia.
Si tratta di 115 oggetti preziosi appartenuti agli zar (armi, monete, medaglie, spille, bracciali e un trono in ebano); opere dell'Europa occidentale dal XVI al XX secolo italiane, fiamminghe, tedesche e francesi (G. Reni, van Ostade, Vouet, Hackert); (98 capolavori di arte russa tra i quali gli splendidi dipinti di Orlovskij, Venetsianov, Makivskij. Infine 37 pezzi d'oro facenti parte di un gruppo di 4.000 oggetti rinvenuti durante degli scavi archeologici nel 1988 e risalenti al III secolo avanti Cristo. La raccolta è stata denominata "L'oro degli Sciti" dal nome delle popolazioni dell'epoca. I due ampi e illustrati cataloghi editi da Spirali/Vel costituiscono un complemento indispensabile all'originalità di queste due mostre che ci consentono di osservare l'evoluzione e gli aspetti dell'arte russa poco conosciuti. (Paolo Grieco)