Angelica Kauffmann (1746-1807) è figlia di un pittore girovago, cattolico che lavora fra Italia, Austria e Svizzera e sopravvive facendo lavori diversi: dalla tinteggiatura di case al restauro di piccoli affreschi. Così Giuseppe Ardolino introduce la figura della Kauffmann, seguendola via via nel suo vagabondare: i primi lavori a Firenze e a Roma, l'influenza di Mengs e Batoni, l'amicizia con Winckelmann, i rapporti con Goethe e Canova, il soggiorno a Londra (e un matrimonio sfortunato che la segna profondamente), il ritorno nella città papalina dove vive fino alla morte; e così via. Il tutto, naturalmente, inquadrato storicamente. Con un qualcosa in più: una biografia trasformata in un avvincente racconto.
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