Monumentale eppure specifica è questa monografia-studio-approfondimento tematico e scavo nel genio che Armando Verdiglione ha dedicato a Leonardo Da Vinci. Trent'anni di studio, di confronti, di analisi, di approfondimenti, in vista di una resa quanto mai moderna del genio di un uomo che è stato capostipite di varie espressioni artistiche, nei generi e nei modi in cui Leonardo si è applicato. E dunque sia merito a Verdiglione l'aver scavato per noi nel tempo e nell'opera di Leonardo con quegli strumenti che non sono solo letterari, ma anche psicologici, psichici, filosofici e insieme analitici: per dare di quella personalità il profilo «alto» e colto, superumano nei tratti più metafisici, umano nei tratti creativi, pittori e ingegnereschi. Il metodo di Verdiglione nella sua incursione nell'universo leonardesco è quanto mai nuovo: prima la raccolta intorno al personaggio di sovrasensi, di «alterità», di specifiche e varie accumulazioni teoriche; quindi il pensiero per eccellenza dei vari interpreti (e qui resta mirabile la sequenza di quei contributi ideologici e letterari, materialistici e spirituali che vanno dai più noti scrittori e pittori ai più ideologici tra i saggisti e critici, senza esclusione di catalogazioni) dell'opera nelle sue varie dimensioni; quindi il tratto personale, culto e umorale insieme, in cui Verdiglione eccelle nel contrapporre e analizzare partitamente l'Opera, scritta, disegnata, dipinta, irrealizzata ma ingegnata su scartafacci e documenti, ideata e creata per il nostro futuro, ancora valida per entrare nel vivo, oggi, di scoperte mirabolanti, che già Leonardo aveva «inventato» a quell'epoca. «La tecnica e la macchina, la forza dell'onda. La poesia dell'acqua. La poesia della pittura. La pioggia: come incomincia e quando comincia... (…). L'epica, la poesia e il romanzo dell'acqua». Ecco, questo è un tratto della sinuosità della prosa di Verdiglione, che in questo libro sta tra la musicalità di una voce corale e la spregiudicata bellezza di una prosa filosofica.
(Giancarlo Pandini)
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