Lontano dai localismi e dai nazionalismi, trovando però nell'Italia una portata idiomatica essenziale, il secondo rinascimento è costituito dalla logica particolare a ciascuno, dalla struttura originaria, dal rinascimento della parola e della sua industria, dalla parola originaria che diviene cifra e che consente di leggere nel suo attuale le storie del suo infinito, senza il cappio del passatismo, del presentismo e del futurismo. La cifrematica sta qui: nell'altra cosa, in una scienza altra e nuova, nella scienza della parola, nella sua logica, nella sua procedura, nella sua esperienza. [...] Lungo la quantificazione, la cosa è cifrale. Le cose si fanno quante per divenire quali, per qualificarsi. La cifralità delle cose legittima la cifrematica.
(Armando Verdiglione)
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