Vladimir Bukovskij, nato a Belebej (URSS) nel 1942, conobbe giovanissimo la prigione, l'ospedale psichiatrico e i lager sovietici per la sua costante, ostinata opposizione al regime. Scambiato nel 1976 con il comunista cileno Luis Corvalan, ha continuato a combattere con tenacia la sua battaglia civile, denunciando gli intrighi di Mosca e le complicità dell'Occidente. È morto a Cambridge (Inghilterra) il 27 ottobre 2019. Di Vladimir Bukovskij sono stati pubblicati in Italia, con Spirali: URSS-EURSS, ovvero il complotto dei rossi (2007); EURSS. Unione europea delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (2007); La mentalità comunista (2001); Gli archivi segreti di Mosca (1999); Il convoglio d'oro (1994); Urss. Dall'utopia al disastro (1991); Gorbaciov per o contro. Manifesto della nuova opposizione (1988).
Echi dal Web
La rivoluzione sfuggita di mano ai leader sovietici (da opinione.it)
Le elezioni di domenica? Un'intimidazione mafiosa (da repubblica.it)
«La guerra fredda? Mai finita» (da paologuzzanti.it)
Bukovsky: "Prodi un uomo del Kgb? Non mi stupirei" (da ilgiornale.it)
L'Unione Europea a immagine e somiglianza dell'Unione Sovietica (da carlozucchi.wordpress.com)
Uno che sa cos'è «veramente» la democrazia... (da intopic.it)
In Russia non c'è più il comunismo, ma ci sono troppi comunisti al potere e poca libertà economica e civile (da libertiamo.it)
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