Bernard-Henri Lévy si laurea in filosofia all'Ecole normale supérieure di Parigi, nell'ambiente di Foucault, Althusser e Lacan. Dopo un'esperienza emblematica in Bangladesh, nel 1973 pubblica il suo primo libro, Bangla-Desch: nationalisme dans la révolution, e insegna epistemologia all'Università di Strasburgo e filosofia all'École normale supérieure. Fino al 1976 è membro dell'equipe di esperti di François Mitterrand e, simultaneamente, alle Edizioni Grasset, entra e dirigere la collana "Figures", che costituirà il terreno di dibattito dei nouveaux philosophes. Nel 1977 pubblica La barbarie del volto umano, un manifesto della battaglia intellettuale nei confronti delle ideologie contemporanee sia di destra che di sinistra. Nel 1980 fonda, insieme con Marek Halter e Françoise Giroud, il movimento "Action internationale contre la faim" e, negli stessi anni, con Marek Halter, il "Comité Droits de l'Homme". In Italia sono usciti: La barbarie dal volto umano (Marsilio, 1977); Il testamento di Dio (SugarCo, 1979); L'ideologia francese (Spirali, 1981), Questioni di Principio (Spirali), Il diavolo in testa (De Agostini, 1986), Elogio degli intellettuali (Spirali, 1987), Gli ultimi giorni di Charles Baudelaire. Nel 2000 ha pubblicato in Francia una biografia di Sartre dal titolo Le Siècle de Sartre. Enquête philosophique (Grasset).
|