Nata a Kafr Tahla, in Egitto nel 1931, è stata scrittrice, medico psichiatra e militante per i diritti delle donne. Le battaglie e i suoi libri sulla situazione delle donne nella società egiziana e araba hanno esercitato una profonda influenza sulle generazioni degli ultimi trent'anni. Durante il regime di Sadat, nel 1981, venne imprigionata per le sue attività politiche e i suoi scritti. La rivista "Salute", da lei fondata e diretta per più di tre anni, venne chiusa. Dieci anni dopo, un decreto governativo impose la cessazione immediata di ogni attività dell'Associazione per la solidarietà delle donne arabe, da lei presieduta e chiuse la rivista "Noon", di cui Nawal era caporedattore. Ha diretto il dipartimento di educazione alla salute al Ministero della Sanità del Cairo, e è stata membro autorevole nel Consiglio superiore delle arti e delle scienze sociali. Ha insegnato lingue e letterature asiatiche e africane alla Duke University. È stata autrice di romanzi, racconti, commedie, memorie, saggi. Il suo nome compariva su una lista di condannati a morte emanata da alcune organizzazioni terroristiche.
Echi dal Web
Nawal El Saadawi: idee di una libera pensatrice sulle mgf (dal sito meltinglab.it)
Meet Egypt's radical woman (dal sito guardian.co.uk)
"Donne al fianco di uomini in Egitto" da Africanews.it
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