Scontò ventidue anni nelle disumane carceri politiche di Fidel Castro soltanto per avere espresso le sue idee contrarie al marxismo-leninismo. Prigioniero ribelle, di profonde convinzioni cristiane e democratiche, rifiutò i piani di riabilitazione del regime comunista. Questo gli costò brutali rappresaglie, isolamento e manganellate. Anche la famiglia subì persecuzioni. Gli furono negati gli alimenti per quarantasei giorni allo scopo d'infrangere la sua resistenza. Finì sulla sedia a rotelle e ci rimase per otto anni. Amnesty International lo prese in adozione come prisionero de conciencia. Governanti, intellettuali e stampa di tutte le parti del mondo occidentale chiesero la sua libertà. Soltanto nel 1982 il presidente francese François Mitterrand riuscì a strappare a Castro la libertà del poeta Armando Valladares.
Echi dal Web Intervento di Armando Valladares ("The Miami Herald.com") Contro ogni speranza ("mangialibri.com") Scioperi della fame a catena. A Cuba la protesta si estende (da "Corriere.it") Armando Valladares (da "Rai Radio 1 - Zapping") Video della premiazione del 2009, "Premio Ischia per i diritti umani" (YouTube)
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