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William Xerra
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Autore di articoli pubblicati dalle riviste Spirali.
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William Xerra è nato a Firenze il 18 gennaio 1937, vive e lavora a Ziano Piacentino Nei primi anni Sessanta la ricerca di William Xerra è rivolta all'esplorazione delle poetiche del segno e della materia. La sua produzione viene incisa, tra la fine degli anni Settanta, dall'interesse per il tema dello spazio inteso come "labirinto", o luogo di sintesi del rapporto spazio-uomo. Xerra presenta la sua ricerca nel 1969 alla collettiva "Proposte per una manifestazione incontro" al Museo Civico di Bologna e, in contemporanea, alle personali di Bologna della galleria 2000 e a Milano alla galleria Diagramma. Nel 1967 inizia a frequentare il Gruppo'63. Scopre la poesia visiva. Nel 1968 partecipa alla "Expo International de novissima poesia" allestita al Museo de Bellas Artes di Buenos Aires e, nello stesso periodo, collabora alla fondazione di "Ant. Ed." foglio bimestrale di poesia. Sempre all'inizio degli anni Settanta, tra happening, performance e video, avvia un sodalizio con Pierre Restany, teorico del Noveau Réalisme. Nel 1975 la ricerca di Xerra si concentra sulle valenze testuali del segno pittorico: è questo l'anno in cui viene definitivamente integrato, nella sua opera, il logo tipografico del "Vive" che trapassa dalla pagina stampata all'icona, su immagini, parole, frammenti. Nel 1985 l'editore Prearo pubblica una monografia a cura di Gillo Dorfles. Nel 1991 partecipa a "Metafora dell'oggetto" al Centro Domus di Milano. Nel 1993 Xerra è presente alla XLV Biennale di Venezia e alla Biennale di Chicago, al The Museum of Architecture and Design. Nel 1996 il Comune di Padova gli dedica un'importante personale a cura di Enrico Gusella. Alla base delle opere di questi anni recenti sono il frammento, la parola, il suono e il segno, l'architettura che sorregge lo spazio vuoto della superficie. Nel 1997, per le edizioni Skira, A.C. Quintavalle presenta una particolare personale dell'artista alla Pinacoteca Farnesiana di Piacenza: Materiali per racconti possibili, Sebastiano Ricci i Farnese e altro.
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