The Second Renaissance
     
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 Mary Palchetti


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Mary Palchetti



  
 
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Artista italiana.
 
Abstract
Nasce a Clusone in provincia di Bergamo. Nel capoluogo compie gli studi scientifici, poi studia economia e commercio alla Bocconi di Milano. Le sue passioni sono, oltre la pittura e l'architettura, la danza e lo sci — che insegna in Italia e all'estero — sia da neve sia nautico.
Intorno al 1956 ha il primo impatto pratico con l'architettura, partecipando come assistente alla ristrutturazione dell'Hotel Miramare, a Santa Margherita Ligure. Suoi riferimenti culturali diventano dunque tutte le pubblicazioni di arti plastiche e figurative e tutto ciò che riguarda i grandi architetti simbolo (per esempio Frank Lloyd Wright) e il bacino creativo del Bauhaus.
Nel 1960 è impegnata con il marito Ascanio Palchetti nella ristrutturazione di un fienile del 1600 a Cortina d'Ampezzo: nasce il Verockay King's Club, che segna un'epoca memorabile per la storia della città. Ideato come grill-piano bar-discoteca (gemellato al King's di St. Moritz) diventa un luogo di culto per la musica anglo-americana, per la moda e per i nascenti stili di vita e negli anni 1961-1975 riunisce famosi personaggi italiani e stranieri.
Realizza altri lavori di ricostruzione di interni, tutti pubblicati sulla rivista "Interni".
Nel 1968 si trasferisce a Roma e frequenta la facoltà di Architettura, dove conosce Bruno Zevi che, come racconta la pittrice, sarà determinante nella sua formazione e per il suo indirizzo culturale. In questo periodo frequenta Schifano, Turchi, Mambor, Festa e tutto il gruppo della galleria La Tartaruga, artisti spesso ospiti nella sua casa-studio in via Margutta.
Si interessa di psicanalisi come processo cognitivo e di filosofie orientali.
Nel 1980 torna a Clusone e si dedica alla fotografia, realizzando prima lavori compositivi in studio, poi lavori su carta con collage fotografici; successivamente passa alla pittura con acrilici su tela e su tavola.
Il suo lavoro è sostenuto e seguito da Bruno Zevi attraverso uno scambio epistolare.
Nel 1994 tiene la prima mostra personale, promossa da Milena Milani, a Cortina d'Ampezzo. La seconda mostra viene organizzata nel 1995 al Centro d'Arte San Vidal a Venezia da Paolo Rizzi, critico d’arte sui quotidiani veneti, che — per l'uso esasperato che la Palchetti fa della bidimensionalità, del cantare del colore e delle sembianze di figure filiformi — nella presentazione ne ha analizzato l'opera tracciando un parallelo, oltre che con Kandinskij, anche con Sebastian Matta.
Sue mostre personali vengono allestite, oltre che a Cortina, a Ferrara e a Brisbane, in Australia. Espone poi le sue opere all'interno di mostre collettive a Udine, Ferrara, Padova, Pordenone, Tarquinia e Nizza. L'artista trova però "questo passare da una galleria a un'altra un itinerario deludente, costoso, avvilente". È spesso come il "gioco del gatto con il topo" in cui, ogni tanto, le parti si invertono: il gallerista in cerca della "provocazione" e del "mostro" da mostrare, e l’artista che si fa "mostro" (o mostra). L'ultima mostra risale al 1999-2000, alla Galleria Tiziano di Cortina d'Ampezzo.
 
Relazioni
libri pubblicati da Spirali La materia della luce (Catalogo d'arte)
esposto in
opere presenti in archivio
le sue opere sono pubblicate in Sofonisba Anguissola, Mary Palchetti (Testo di critica d'arte)







 
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