Gilberto Finzi (Mantova 1927 - Milano 2014) ha vissuto per molti anni a Milano. È stato docente, manager, consulente editoriale, critico letterario e critico d’arte. ha collaborato con il "Corriere della sera", l'"Avvenire", le riviste specializzate "Teatro Hystrio", ed è stato condirettore (con Gio Ferri e Giuliano Gramigna) della rivista "Testuale". Autore di saggi sull'800 e il'900 italiano, ha curato le edizioni di classici e antologie. Il suo lavoro di critico letterario è raccolto in Poesia in Italia – Montale, novissimi e postnovissimi (Mursia 1979) e in Crepuscolo della scrittura (Mursia 1991), e in una raccolta di articoli, Costume e pattume (Armando ed. 1990). Per la poesia ha scritto: Morire di pace – autobiografia (Shakespeare 1977), prefato da Giuliano Gramigna, Tre formule di desiderio (anticipazione di una quindicina di poesie sull’Almanacco dello specchio, Spirali 1981), L’oscura verdità del nero (Garzanti 1987), Demone se vuoi (Book Ed. 1994), Poesie leghiste (Scheiwiller 1997), Soldatino d’aria (Marsilio 2000). Per la narrativa ha scritto O barare o volare, (Garzanti 1977), L’ultimo valzer di Chopin (La vita felice 1995), tradotto in inglese con il titolo The Last Waltz of Chopin (Snowapple Press 2000).
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