Politico italiano, nato a Muggia (Trieste), 16 gennaio 1949, divenuto anche Ministro della Repubblica.
In passato è stato deputato del Partito Comunista Italiano, poi iscritto contemporaneamente al Partito Radicale. È anche stato un esponente del Partito Democratico della Sinistra, nato dalla trasformazione del PCI.
Già sindaco di Muggia, è stato eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel 1987.
Nel 1993, con Ferdinando Adornato, uscì dal PDS per aderire al nuovo partito politico di centrosinistra Alleanza Democratica, fondato da Mario Segni.
Dopo che nel corso del tempo AD si disfece, Bordon ne rimase a capo, per poi farla confluire in Unione Democratica. Nel frattempo fu sottosegretario ai Beni Culturali durante il governo Prodi I, Ministro dei Lavori Pubblici durante il governo D'Alema II e Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio durante il Governo Amato II.
Bordon nel 1998 partecipò anche alla fondazione dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, e nel 1999 de I Democratici. Confluì insieme a I Democratici ne La Margherita: nel 2001 venne eletto al Senato ed è stato capogruppo del suo partito per la XIV legislatura.
Alle elezioni politiche del 2006 è stato rieletto al Senato.
Nel settembre del 2007 lascia la Margherita e con il senatore Roberto Manzione fonda una nuova Unione Democratica, in protesta contro il Partito Democratico da loro considerato sommatoria di partiti. Due mesi dopo il suo partito avvia una collaborazione stretta con i Liberal Democratici di Lamberto Dini ed altri fuoriusciti della Margherita.
Il 25 novembre 2007, firmando un "contratto con gli Italiani" a Crozza Italia su La7, ha promesso che il 16 gennaio 2008, giorno del suo compleanno, si sarebbe dimesso da senatore. In tale data, infatti, Bordon ha presentato le sue dimissioni al Presidente del Senato in carica, Franco Marini.
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