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Natan Isaevich Al'tman
(Vinnitsa, Ucraina, 1889 - Leningrado, 1970)
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Artista dell'Europa orientale.
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Dopo gli studi alla Scuola d'arte di Odessa sotto la direzione di K. Kostandi e G. Ladjzhenskij e dello scultore L. Jorina (1901-1907), incomincia a esporre nel Primo salone Izdebskij (1909).
S'iscrive all'Accademia russa di Maria Vasilieva a Parigi (1910-1912) ed espone con la "Societą degli artisti della Russia del sud", con "Il fante di quadri", ecc. In quegli anni, frequenta il gruppo "Appartamento n°5" con Bruni, Tatlin e altri. Sempre a Parigi, lavora nell'atelier di V. Baranov-Rossine, poi trova uno studio a Montparnasse, nella colonia di pittori chiamata La Ruche, conosce A. Archipenko, M. Chagall, D. Shterenberg, S. Delaunay. Intanto, nel 1910, comincia il lavoro come illustratore. Dal 1913, di ritorno a Mosca, espone con il "Mondo dell'arte" (1913, 1915-1916) e partecipa a numerose altre mostre con opere cubo-futuriste. Sono gli anni in cui l'artista si avvicina allo stile dell'avanguardia.
Nel 1916, prepara alcuni bozzetti per scenografie teatrali. Nel 1917, a Pietrogrado, fonda un'Associazione alla quale partecipano scrittori, compositori, artisti e registi, come S. Isakov, I. Zdanevich, N. Punin, S. Prokofiev, V. Majakovskij, V. Mejerhold. Nel 1918, per il primo anniversario della rivoluzione, decora la piazza del Palazzo d'Inverno con sculture astratte e costruzioni futuriste e (1921) prepara le scenografie per il Mistero buffo di V. Majakovskij. Nel 1928, si trasferisce nuovamente a Parigi, dove lavora alacremente fino al 1935, anno in cui torna a Leningrado, per trascorrervi il resto della vita. Qui prosegue la sua attivitą di pittore, ritrattista, illustratore e critico d'arte.
Nel 1929-1930, i suoi quadri sono esposti a New York e a Stoccolma, nel 1936 a Mosca, due anni dopo a Leningrado. Nel 1937, vince la medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Parigi.
Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca nella Galleria Tret'jakov, nel Museo Lenin, nel Museo teatrale A. Bachrushin e nel Museo di Perm' e a Colonia nella Collezione Ludwig.
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