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Malfarą
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Malfarą
Libro
pp. 248
11,88 €
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Romanzo di Enrico Panunzio.
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Per averlo seguito a passo di beduino nelle Puglie dietro un tamburo, non so chi sia Malfarą in compagnia di un unico bagaglio di portenti nel vasto mondo, sicofante e coreuta di maschere e di finzioni dipinte sulle ocre di un vaso magnogreco.
Sarą la Murgia sommersa e stregonesca il suo teatro. Nei panni di un eterno Briccone l'oriundo rianimerą nella masseria‑colonia tra le pietre la trama sofoclea di Oreste e Elettra, sonnambuli e troppo inetti nel nostro secolo per meritare la torcia di un delitto. Considero di avere qui perseguito il mio idolo cavalleresco sotto l'ala di un Arcangelo al Gargano. Se rimane una traccia di vissuto, una morchia di memoria, non mi basteranno cento vite per espiare questa colpa degenere e plebea.
Il mito, il canto, il riso. Marfalą introduce i temi pił noti della classicitą: il ritorno a Itaca, l'incesto, il crimine, il castigo, la follia.
Sono qui narrate le gesta di Malfarą, derviscio della mente e autentico alunno professo dei reverendi Gesuiti di Mondragone, attraverso la Murgia, una terra sommersa e stregonesca. Con spirito divertito e stile ironico, Panunzio costruisce un intelligentissimo stupidario, una storia dominata dal surreale, punto di passaggio del lungo cammino della letteratura parodistica dalla Batracomiomachia ad oggi.
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