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Le prigioni dei media
Libro
pp. 112
10,33 €
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Questo scritto tratta del rapporto tra carcere e massmedia. È una tesi di laurea che non è stata concepita principalmente sui libri: la prigione è stata il suo luogo di nascita, dopo un percorso 'sul campo' durato molti anni. Ai libri, che sono protesi della memoria, ho dovuto preferire una memoria certo imprecisa, ma umana e vivente.
Sino a non molto tempo fa il regime di trattamento nelle prigioni non era certo il più adatto allo studio e alla libera ricerca. Pochi libri erano concessi. e persino le copertine vengano strappate dalla censura. Oggi, generalmente, le cose sono cambiate, ma le condizioni e la prospettiva di una ricerca fatta in prigione restano tra le più disagevoli che si possano immaginare.
Nonostante l'ambiente e le difficoltà spero di non essere venuto meno a quello che era e che rimane lo spirito della mia ricerca: il desiderio di comunicare qualcosa del mondo delle prigioni e di un'esperienza. E nella comunicazione, che permane un evento singolare e irripetibile c'è davvero qualcosa di "miracoloso". (Enzo Fontana)
Scrive Giampiero Gamaleri nella prefazione: "Ci sono diverse ragioni che suggeriscono di presentare questo lavoro di Enzo Fontana 'in punta di piedi'. Innanzitutto il pregio sostanziale e anche letterario del testo. Esso costituisce, infatti, uno sviluppo di riflessioni personali e un intreccio di citazioni, sempre appropriate, capaci di 'prendere' il lettore dalla prima pagina all'ultima. Cosicché chi si trova a introdurlo può correre il rischio di costruire una sorta di diaframma o almeno di ritardo rispetto alla presa diretta che il lettore può e deve avere con un testo non comune, capace di avvincere senza tanti preamboli" .
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