|
|
Per una clinica della parola
Libro
pp. 395
29,95 €
|
|
Saggio di Massimo Meschini.
|
|
Ciascuno vive nella parola originaria che lo muove, secondo la logica che gli è propria: l'inconscio. Allora, inizia il vivere lungo la scrittura pulsionale. Allora, le cose si scrivono in modo inedito, imprevedibile e mai prescritto, mai sottoposto al principio di morte e di fine del tempo. Allora, si sviluppano la curiosità intellettuale, l'interesse per la cultura, l'arte, la scienza, la qualità delle cose.
Occorre fornire ai giovani dispositivi culturali, formativi, imprenditoriali, che promuovano la scrittura della parola nei suoi aspetti di ricerca e di compimento pragmatico, di difficoltà e di semplicità. Nessuno cortocircuito, nessuna facilitazione. Ciascuno ha da compiere il suo itinerario senza ricorrere a rimedi, senza evitare la funzione di padre, lo zero funzionale, e la funzione di figlio, l'uno funzionale. Così si giunge all’Altro tempo, in cui le cose avvengono e divengono in direzione della riuscita, del guadagno, della salute, della qualità.
Senza la parola originaria ci sono soltanto sopravvivenza e principio di morte. La vita, il vivere e il suo gerundio soggiornano nella parola originaria.
(Massimo Meschini)
|
|
|
|
|