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Sopra la nebbia
Libro
pp. 157
10,33 €
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Un paese di montagna senza nome, che potrebbe essere in qualunque montagna del mondo, sopra la nebbia. Sopra la nebbia dei nostri conformismi, della nostra involuzione sociale e civile, della nostra falsa cultura, del futuro che ci stiamo costruendo. Nel paese senza nome arriva un ometto senza nome, che viene battezzato Rigoletto. Con lui, tutto cambia, in una atmosfera un po' magica, un po' satirica. Il paese rinuncia al denaro, alla posta, alla televisione, ai giornali, alla cultura convenzionale, come proposta alternativa alla nebbia del nostro quotidiano. È una lotta che vede la statua di un santo spodestato e privato della messa in dialetto, ubriacarsi per annegarsi nel fiume. Un vecchio solitario che vive da cinquant'anni solo grazie al mistero delle lettere di una donna vista una sola volta in gioventù. La fatica di Rigoletto di liberarsi dei fardelli della cultura, per tornare all'innocenza della cultura popolare. Storie poetiche, quasi fiabesche, nella costruzione di una leggenda possibile, dove hanno posto solo vedove che vestono di bianco e un cane più glorioso di un esercito, e dove c'è spazio solo per uomini e donne veri. È questo senza dubbio il romanzo più importante e più vero di Pier Carpi, che racconta queste storie con un linguaggio semplice e nuovo, quasi musicale, in una proposta narrativa che ci avvicina alla cultura popolare, e aggredisce con violenza la cultura del potere.
Dopo aver letto questo romanzo, ci si sente diversi, più nuovi.
Una scrittura musicale, aerea, accompagna la storia di Rigoletto, un ometto che metterà a soqquadro un piccolo paese per liberarlo dalla nebbia e da tutti quegli elementi ‑ denaro, televisione, posta ‑ simbolo del grigiore della quotidianità e delle mitologie convenzionali.
Un romanzo ricco di suggestioni, satirico, nato dalla penna di un artista eclettico, capace di passare dal cinema al fumetto, dal giornalismo alla letteratura sempre in modo brillante.
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