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Immagini di verità. Dal segno al simbolo
Libro
pp. 198
12,91 €
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Saggio di Carlo Sini.
Prima edizione 1985.
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La filosofia, dice Aristotele, è la scienza della verità: delle cose in quanto si manifestano e sono, e del giudizio in quanto alle cose si conforma e si adegua. Questi due "luoghi" della verità governano da sempre il sapere dell'Occidente e fondano tuttora le sue scienze, le sue tecniche e le sue logiche. Ma da tempo è in cammino la dissoluzione del concetto classico di verità: con Hegel e poi con Heidegger la verità precipita nell'in-differenza dell'errore, sicché il pensare si aggira oggi nell'abisso dell'infondato e del mistero, segnando nichilisticamente il nostro tempo disincantato.
Tale percorso, con le sue emblematiche immagini di verità, è delineato nella prima parte del libro. Dal fondo della sua conclusione prende avvio una genealogia del problema della verità che mira a circoscriverne il gesto istitutivo: quel gesto in ogni senso "arcaico" che ha dato vita al nostro sapere "pubblico" e "logico", affidato a segni e a immagini concettuali i cui fondamenti oggi naufragano in un rinvio infinito e in un fare in-sensato. Tale scoperta apre il cammino a un nuovo ascolto della parola e dell'esperienza di verità che in essa da sempre s'iscrive: esperienza "cosmologica" dell'incanto simbolico che apre lo spazio dell'interpretare, quello spazio di ogni nostra quotidiana esperienza in cui la parola del mondo si fa segno dell'uomo, partecipare finito che circoscrive ogni infinito "errare" veritativo. È nel ritorno a questa esperienza, così nota da restare costantemente e "ideologicamente" dimenticata, che il pensiero ritrova la sua possibilità, la sua verità e il suo destino nell'inquietante e disincantato tempo della tecnica.
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