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Il liberalismo russo
Libro
pp. 106
13,94 €
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Saggio di Lucio Dal Santo.
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Il saggio espone la storia, breve e drammatica, del liberalismo in Russia dal regno di Caterina II fino al colpo di stato bolscevico. Narra la lotta delle idee in Russia, dove si svolse (e si svolge tuttora) un gigantesco dramma dello spirito, dal cui esito dipese (e dipende) il futuro della Russia, anzi l'avvenire stesso del pianeta. In particolare, la lotta di cui si ripercorrono le tappe è quella che si svolge tra il vero liberalismo (che pone al centro dell'attenzione la questione della libertà e la difesa dei diritti della persona) e il radicalismo fautore del collettivismo (e precursore, quindi, del comunismo): insomma, tra i custodi della fede ortodossa e della tradizione, da un lato, e, dall'altro, i propugnatori di una nuova religione senza Dio, nata dalla rivoluzione che essi prepararono. È degno di nota che anche costoro amarono fregiarsi del nome di liberali (come poi i democratici). Rimane tuttora viva la questione se un sistema socialista possa sostenersi senza il dispotismo.
Dopo l'affermazione della tirannia comunista e il suo recente crollo, bisogna oggi ricomporre le radici che furono spezzate, restituendo la memoria storica a coloro che ne furono derubati e favorendo la libertà, all'insegna di un nuovo liberalismo fondato sulla solidarietà, l'unico forse in grado di garantire la pace.
Questo saggio è il primo pubblicato in Italia sul liberalismo russo.
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