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Il linguaggio dell'"Unità" 1969-1979. La consacrazione del partito di Stato e le sue matrici ideologiche spiritualistiche
Libro
pp. 246
11,88 €
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Come è possibile che il PCI, che nel 1969 ribadiva perentoriamente "Via la NATO dall'Italia, via l'ltalia dalla NATO!", nel 1979 dia per ovvia l'appartenenza dell'Italia alla NATO? Che gli studenti, che un decennio fa erano la pupilla del Partito, abbiano finito con l'essere additati troppo di frequente come l'avanguardia della barbarie?
Chi formula questi pesanti interrogativi non tiene conto di una circostanza molto elementare: fatti e comportamenti che in concreto fanno a pugni tra loro non contrastano più quando vengono tradotti nel loro equivalente verbale. E sufficiente materializzarne la coesistenza e l'assurdo cessa.
Una simile materializzazione è "l'Unità", medium di quell'entità illusionistica che è il tempo, in virtù del quale "le cose cambiano". Unica cosa salda in un panorama così effimero può essere la certezza della caducità di ogni cosa e di ogni atteggiamento, o meglio la fede in coloro che sembrano dotati della rara facoltà di cogliere e di predicare puntualmente tale caducità. Poiché in quel prototipo di tutti i giornali che è "l'Unità" possono coesistere contrari in numero illimitato, coloro che li registrano – i copisti dell"'Unità" – assurgono per questo al ruolo di depositari di
una soprannaturale inalterabilità. "L'Unità" è per eccellenza l'Organon di sistematizzazione e di conciliazione spirituale di ogni interesse specifico e di ogni conflittualità materiale che, rispetto al Verbo inconsumabile del Partito, appaiono tanto più unilaterali e trascendibili.
Il linguaggio dell"'Unità" 1969-1979 analizza i meccanismi dell'intellighenzia comunista italiana quale erede più diretta di quel sistema di spiritualizzazione dei bisogni che, nell'arco di due millenni, ha trovato la sua organizzazione gerarchica prima nell'universo ecclesiale cattolico, poi negli strapotenti apparati di repressione ideologica degli Stati moderni, esorcizza tori di streghe e di indicibili terrori da scongiurare freneticamente.
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