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Psicanalisi e letteratura
Libro
pp. 208
15,49 €
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Raccolta di lettere di Octave Mannoni.
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Il leggendario psicanalista francese, Octave Mannoni, scomparso nonagenario, espone, in maniera storica e semplice, i nessi e i nodi fra psicanalisi e letteratura, attraverso otto lettere di fantasia di cui egli presume di essere soltanto il trascrittore accurato o il traduttore meticoloso: Dora scrive alla signora K., l'Uomo dei topi all'amico Franz, un cugino di Schreber a Freud, un linguista lettore di Lacan a un'amica, uno psicanalista di Trieste alla moglie, un semantico (in carcere per stupro) a una universitaria, autrice di una tesi sulla necrofilia in Baudelaire, un gesuita di Parigi a un'autorità del Vaticano... Nelle lettere si vedranno comparire anche Joyce e Svevo, Otto Grosz e molti altri.
Le lettere fittizie, oltre che portare alla luce risvolti insospettabili di vicende e di personaggi che appartengono alla storia, passano liberamente in rassegna altrettante aporie, che sono quelle del sapere odierno. Che cosa può apportare la psicanalisi a uno scrittore e la scrittura alla psicanalisi? Quali sono i rapporti fra la linguistica, la semantica, la psicanalisi? Che cosa occorre intendere per ateismo di Freud? Dove può portarci il rapporto fra la psichiatria e l'apparato giudiziario? E non si abbia, sopra tutto, a dire che il divertimento sia un ostacolo alla serietà.
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