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Anna Petrovna Ostroumova-Lebedeva
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Artista dell'Europa orientale.
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(San Pietroburgo, 17 maggio 1871 - Leningrado 1955)
Disegnatrice, incisore, acquarellista, pittrice. Nel periodo che va dal 1905 fino allo scoppio della guerra, c'è, fra Mosca, San Pietroburgo, Parigi, Monaco e Milano, un grande fermento che porta a una straordinaria generazione di artisti nuovi. In Russia, nascono movimenti quali il primitivismo, il raggismo, il cubo-futurismo, il suprematismo e il costruttivismo.
Nel 1906, Nikolaj P. Rjabusinskij, figlio di una facoltosa famiglia di banchieri e pittore di talento, fonda e poi dirige fino al 1910 la rivista "Il vello d’oro", che viene stampata sia in russo sia in francese. Ospita pittori quali M. Nesterov, M. Vrubel', E. Lanseré, A. Benois, F. Maljavin e, tra gli altri, una giovane disegnatrice e pittrice di talento, Anna Petrovna Ostroumova.
Dal 1889 al 1892, Anna ha studiato incisione all’Istituto artistico Stieglitz, sotto la guida di A. Novosol'tsev e G. Manizer e, intanto, ha frequentato saltuariamente l'Accademia di Belle Arti (1892-1900). I suoi maestri sono I. Repin, V. Makovskij, A. Kuindzhi, V. Mathe e P. Cistjakov. Nel 1896, entra nell'atelier di I. Repin, dove impara a dipingere ritratti e "dal vivo". Nella primavera del 1898, viene esposto per la prima volta un suo dipinto, Ritratto della sorella S. Sengher, subito notato dalla critica. Fra il 1898 e il 1899, frequenta, a Parigi, l’Accademia di Whistler. Qui conosce Aleksandr Benois e incomincia il suo lavoro d'incisione. Quello stesso anno, è tra i fondatori del "Mondo dell'arte" e con loro incomincia a esporre. Fra il 1903 e il 1910, partecipa alle mostre dell'"Unione degli artisti".
Nel 1903, la troviamo in Italia. Tornata a Parigi, decide di lasciare l'atelier di Repin e di entrare nella scuola d'incisione diretta da Mathe, all'Accademia di Belle Arti. Nel 1905, si sposa con il cugino Sergej Lebedev, noto chimico. L'anno dopo, espone al Salon d'Automne nella grande mostra di arte russa organizzata da S. Djaghilev. Intanto, diviene esperta nella tecnica dell'acquarello con L. Bakst, alla scuola E. Zvantseva (1906). Le prime grandi opere ad acquarello sono del 1907 e vengono eseguite in Crimea.
Le incisioni e gli acquarelli degli anni 1908 e 1909 ritraggono San Pietroburgo con i suoi giardini e le sue architetture armoniose con pochi colori: sabbia, grigioverde, grigioazzurro, quanto basta all'artista per evocare un'atmosfera, una luce particolare, uno scorcio.
Nel 1911, riprende i suoi viaggi attraverso l'Italia, l'Olanda, il Belgio, la Svizzera; nel 1914, è in Spagna e nella Francia meridionale. Da questi viaggi trae ispirazione e materia per la sua arte. Nel 1916, si tiene una sua personale. Dopo la rivoluzione, collabora all'organizzazione di mostre e avvenimenti artistici, dove espone lei stessa acquarelli, incisioni e litografie. Nel 1920, incomincia a dipingere paesaggi a olio: è di questo periodo il bellissimo dipinto Veduta dalla cattedrale di Sant'Isacco. Nel 1925, è presente alla grande esposizione di Parigi.
Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca presso il Museo Pushkin.
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