|
|
Nelle mani dei pentiti. Il potere perverso dell'impunità
Libro
pp. 190
15,49 €
|
|
Voglio dire per quali motivi la realtà dei fatti mi spaventa tanto, affinché, se i miei ragionamenti sono esatti, voi li condividiate e vi prendiate cura almeno di voi stessi, se non degli altri. (Demostene, III Filippica, 20)
Mauro Mellini: "Alle soglie del terzo millennio i pentiti sembrano [...] proiettati verso una inarrestabile e perversa ingovernabilità del loro ruolo. Non rinunciano certo alla ricerca della gratitudine di quanti li 'gestiscono' né lesinano sforzi e fantasia per incrementare la loro soddisfazione. Ma si ha l'impressione che proprio la coscienza di un'effettiva capacità di soddisfare bramosie di successo e di rivalse di chi li utilizza, nonché le esperienze di coinvolgimenti in faide tra magistrati e tra questi e organi di polizia, abbiano dato ai pentiti la consapevolezza di essere uno strumento troppo forte per non essere essi stessi depositari di un potere non necessariamente controllabile e utilizzabile da altri".
|
|
|
|
|