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Essere e piacere. Lo scacco del principio del piacere
Libro
pp. 130
12,91 €
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Saggio di Moustapha Safouan.
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Il principio del piacere, per quanto secondo Freud domini la vita inconscia, va incontro a uno scacco sicuro se non altro perché si manifesta in forma di sintomi.
La prima formulazione di Freud contrapponeva al principio del piacere il principio di realtà. Ma la cosa è meno chiara di quanto si possa pensare perché la rimozione si presenta in questa prospettiva sia come meccanismo conforme al principio del piacere (volto a evitare una realtà dolorosa) sia come meccanismo contrario (volto a colpire certe rappresentazioni che governa il piacere).
Migliori possibilità di dare una soluzione al problema suggerirebbe il celebre detto "Quel che per l'inconscio è piacere per l'io è dispiacere". Il piacere inconscio sarebbe quello dell'io finché ignora? Finché ignora le rappresentazioni che popolano l'es e da cui dipende a sua insaputa.
Lo studio condotto in questo libro riguarda sia lo statuto della rappresentazione sia la struttura narcisistica dell'io. Intende dimostrare la dipendenza di questo statuto e di questa struttura dal significante e quindi indurre a abbandonare ogni tentativo di dedurre un principio dall'altro, per affermare l'opposizione topica fra l'essere in quanto si articola con un riferimento immaginario e il sapere che attestano le formazioni dell'inconscio e i cui significanti incessantemente si ripetono. Questa opposizione non esclude tuttavia la possibilità di una mediazione simbolica in cui ritroviamo il concetto freudiano di “legame”.
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