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Vita e morte dell'Utopia
Libro
pp. 90
15,49 €
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Questa breve storia dell'utopia ha inizio da Tommaso Moro e si conclude con George Orwell. In essa vengono precisate le diverse utopie: quella comunista, che ritiene responsabile del "male" la proprietà privata; quella tecnologica che sostiene la necessità del massimo sviluppo della scienza ai fini della massima produzione; quella comunistico-tecnologica, per la quale non basta favorire la produzione, ma occorre amministrarla collettivisticamente. Fino all'Ottocento l'utopia spera nel futuro, nel momento in cui tecnologia e comunismo divengono storia, l'utopia, realizzata, mostra che il "male" non è strappato dall'uomo; nasce quindi un'utopia delusa, nera, comunismo e tecnologia sono visti con orrore. La scienza genetica offre l'ultima tragica forma di utopia e ne compie il sogno intimo: progettare l'uomo. L'uomo ha sempre impedito ogni progetto sopra di sé. Sfuggirà anche alla progettazione genetica, all'estrema e più radicale utopia? È la domanda conclusiva di Vita e morte dell'Utopia.
Breve storia dell'utopia da Tommaso Moro a Georges Orwell.
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