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Visione a New York. Conversazioni con David Hayman
Libro
pp. 154
10,33 €
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Raccolta di scritti di Philippe Sollers.
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Racconti, romanzi, drammi, composizioni liriche sono l'arazzo brulicante di frasi, di personaggi spettrali, di voci, di accenti. Nell'entrare in quella trama, nel farsi fibra, nel tessersi, nel cancellarsi, nel ricomporsi in altre fogge sta una biografia. E anche questa volta non la si sceglie ma la si incontra. La incontrate e vi separa e vi lascia in disparte e non vi molla più. E una volta che è accaduto, la credenza che ci sia un mondo e che quel mondo sia provvisto di senso è irrevocabilmente andata.
Da quel momento comincia la menzogna obbligatoria. Famiglia, scuola, religione, desideri sessuali, lavoro, filosofia, politica: come nel gioco dell'oca, il soggetto percorrerà le caselle a lui assegnate dalla roulette che distribuisce i posti. Ha un corpo, è nato non in un luogo qualsiasi o in un tempo qualsiasi, ha da giustificarsi d'essere in un certo modo piuttosto che in un altro, ha da comunicare (si dice così), ha da rendersi riconoscibile, utile. È preso nell'incessante manipolazione: avrà idee e opinioni, avrà avversioni, darà versioni. Ma cosa gli si chiede prima di qualsiasi altra cosa? Di produrre un'immagine stabile. Di essere una pedina la cui posizione sulla scacchiera sia valutabile a prima vista. Di portare un marchio.
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