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Lo spaccio della Malabestia
Libro
pp. 150
20,00 €
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Raccolta di racconti scritti da Piero Colle.
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È indifferentemente Vienna o San Francisco, la laguna di Grado o la malia delle foreste del Grande Nord, la dimora di ninfe metropolitane che, divinità minimali dell'epoca moderna, restituiscono al gesto sessuale una straordinaria potenza evocatrice. Estranei allo sguardo fustigante e perverso della morale, la masturbazione, la prostituzione, l'incesto, la commistione dei corpi e dei generi si spogliano delle lugubri uniformi cui le ha costrette la cultura regolatrice e dell'ordine, e ritrovano nella scrittura di Piero Colle i fasti sontuosamente orgiastici del mito greco. Questi racconti emergono da una prospettiva abissale, la cui connotazione più intellettualmente stimolante è la rappresentazione di una spietata "fisicità", tanto intensa e incombente quanto più filtrata attraverso il labirinto dell'intelligenza. Prive di gerarchie sentimentali, le quattordici ragazze, dai nomi tutti sorprendentemente terminanti con la stessa desinenza, "agiscono" e, a un tempo, "sono agite", fino a raggiungere una sorta di distacco, coinvolgendoci in un itinerario senza ritorno: il piacere unico e irripetibile, gridato da tutta la materia di cui sono fatti i sogni e la stessa vita.
(Elena Guerra)
Quattordici racconti che restituiscono al sesso una straordinaria potenza evocatrice
Sesso: è la scacchiera in cui si combinano e scombinano, in questa raccolta di racconti, donne e uomini implicati in un gioco senza regole. Sono gli uomini a raccontare quattordici ragazze, reinventandole, celandole, spogliandole, fuori dall'eros, nella pornografia.
Questi racconti si spalancano su un abisso, coinvolgendoci in un itinerario senza ritorno, dicendo il piacere unico e irripetibile, tanto più feroce e incombente quanto più filtrato attraverso il labirinto dell'intelligenza.
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