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Cose proprie. Poesie 1973-2003
Libro
pp. 292
20,00 €
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Raccolta di poesie di Ennio Cavalli.
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«Cose proprie, leggevo da bambino sul bollo applicato al parabrezza di furgoni e camioncini. Attestava, credo, il legittimo girovagare dell'utente e del mezzo, adibito perlopiù a trasporto merci. Lo stesso vale per la mia poesia, per i libri che fin qui ne sono stati veicolo, per la quantità di svincoli e scoperte passate al vaglio (chissà se nel bagaglio) di qualche lettore. Cose proprie, appunto. Mie e di chi avvicina queste pagine».
Così Ennio Cavalli spiega titolo e scelte di questo libro, guida e somma dei precedenti: L'infinito quotidiano, Naja tripudians, Trent'anni, Carta intestata, Po e Sia,Libro di storia e di grilli, Libro di scienza e di nani, Bambini e clandestini, infine il nuovo Libro di sillabe, qui ampiamente anticipato.
Quasi trecento pagine per trent'anni di versi. Stile e invenzioni di un percorso ampio e appartato. «Apro poesie che sono telegrammi di romanzi», scrive a proposito Erri De Luca. «Dalla farina macinata Ennio risale al chicco, al posto della spiga. Lui vuole aprire lucciole, offrire a chi gli sta di fronte il giusto carato di un seme di luce».
«La poesia è un albero del cacao, che ha bisogno di ombra», aggiunge Cavalli nella premessa, «e quando lo si pianta gli si pianta un banano vicino. Il banano che fa compagnia alla mia poesia e la protegge con la sua ombra è la mia prosa: romanzi, racconti, reportage».
Dai suoi nove libri di poesia pubblicati dal 1973 ad oggi, Ennio Cavalli ha scelto per Spirali i testi più adatti a formare una vera summa, a rappresentare temi, percorso, stile, invenzioni e natura della sua poesia
Echi dal Web
Ennio Cavalli, Cose proprie - Un film di Fabiola Giancotti (dal sito dizionariodicifrematica.it)
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