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Lettere personali
Libro
pp. 225
20,00 €
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Saggio di Octave Mannoni.
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In una colonia immaginaria, i funzionari adempivano alle loro funzioni quando, un giorno, si decise di sostituirli con un mostro modernista, la Macchina. Giorno e notte, senza pausa, senza fine, la Macchina propone, calcola, corregge, digerisce, amministra. Sa tutto, decide tutto e parla anche francese "con accento americano". Ciononostante, i funzionari continuano a lavorare inviandosi lettere l'un l'altro. In maniera simbolica, l'amministrazione funziona senza nessuna azione sul mondo esterno. La Macchina rivela verità sorprendenti. Ma, tra l'impiegato e la Macchina, chi detiene la verità dell'altro? Una prefazione scritta in vista dell'edizione italiana ci informa che la fiction è anche il racconto mascherato di una psicanalisi.
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