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L'identità
Libro
pp. 300
20,00 €
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Romanzo di Serge Gavronsky.
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"Credo che lui combatta in perpetuo. Prevedo che, se arriva al nocciolo di se stesso, la 'definizione' che ne darà sarà sorprendente". Così scrive in una lettera ai genitori Isabeau de Frontveau de Vielleville, temeraria studentessa francese in visita studio a New York, sedicente marxista e figlia di un capitalista di successo. Nella lettera sta parlando di Jean‑Pierre Lévy, professore di economia alla Columbia University, che lei ha conosciuto a un congresso, per caso. Un incontro travolgente.
Francese trapiantato negli Stati Uniti, fecondo intellettuale, apprezzato docente coinvolto nella ribellione del ’68, Jean‑Pierre nel privato è un uomo che ha perso la memoria storica. Gli eventi provocheranno in lui emozioni forti: un amore passionale, un episodio di violenza, una festa, l’incontro con Marty, un ebreo che lo porta a ricordare.
Il romanzo, che si snoda come un film, fatto di dialoghi e attraversato da flashback e da sogni a occhi aperti, apre una finestra su aspetti di vita newyorkese: un campus universitario, i vicoli di Harlem, le camere dell’albergo Hilton, i locali dove si beve e si parla fino all’alba.
Il sessantotto americano attraverso gli occhi di chi lo ha vissuto
Serge Gavronsky, professore americano di origine francese, racconta il sessantotto americano con gli occhi di Jean‑Pierre e Isabeau, due personaggi simbolo di quella ribellione: lui professore, lei studentessa. Sullo sfondo di una New York intensa, magica, la vita dei due protagonisti si lega agli avvenimenti di quegli anni in un romanzo coinvolgente e dai risvolti inattesi.
Echi dal Web
Recensione del libro (da cremonaonline.com)
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