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Libri, Maria Grazia Ligato
02-12-2006
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Eco di stampa da "IoDonna"
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"Tra il 1940 e il 1945 non stava bene essere nato in una famiglia emigrata, austriaca, ebrea e resistente", André Glucksmann si racconta (Una rabbia di bambino, Spirali 2006) a modo suo, non tiene più di tanto a un curriculum vitae senza buchi né bozzì, d'un solo pezzo e dissemina questa sua autobiografia sui generis di riferimenti reali, riflessioni politiche, pensieri filosofici, analisi storiche, passando da Hugo a Havel, da Baudelaire a Proust, da Auschwitz ai gulag, con uno sguardo lungimirante sul futuro. Tutto per spiegare come "una rabbia di bambino diviene collera di tutta una vita".
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