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La materia della luce
Catalogo d'arte
pp. 429
100,00 €
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Catalogo delle opere di Mary Palchetti.
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La domanda insidiosa (dei momenti d'inerzia) se la pittura abbia ancora un senso o, di più, se un lavoro fatto in isolamento abbia ancora una possibilità di essere letto (fuori dai circuiti mediatici) vale solo nel momento in cui crollano la motivazione e la spinta emozionale che la determina. (Mary Palchetti)
Sono stata testimone di un'avventura durata lungamente, da Cortina a Roma, anche attraverso l'architettura, gli incontri con Bruno Zevi, le prime mostre personali, i testi critici sulla sua pittura. Quell'espressionismo astratto (come Mary Palchetti lo definisce) che si serve di tutto, fotografie, segni, colori, forme, macchie, residui di materiali, insistenze surreali, spessori, memorie poetiche, emozioni, un diario simbolico esistenziale, che si dipana giorno dopo giorno, e che è diventato indispensabile per sopravvivere, per dare un senso al tempo che passa. (Milena Milani)
Non rappresento, ma interpreto l'esistente e le emozioni che lo stesso mi suggerisce. Con ogni mezzo: macchina fotografica, pittura, collage (soprattutto fotografico) e uso di altri materiali. La scelta del mezzo è determinata dalla pulsione tra me e l'idea o l'oggetto-soggetto dell'idea. All'inizio (1980) predominò l'uso dell'apparecchio fotografico. Venivo da architettura e lo spazio era preminente.
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