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Libro della origine delli volgari proverbi
Libro
pp. 583
35,00 €
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Volume di Aloyse Cynthio de gli Fabritii.
Con due saggi di Francesco Saba Sardi El Cinzio descoverto e Cauda e con sonetti di Pietro Aretino illustrati da Giulio Romano.
Formato cm 22x29
L'ironia percorre tutto il libro e spesso il lettore si trova a sorridere, se non addirittura a ridere, della bizzarria di tante vicende umane spinte al paradosso. In ciascun proverbio, spesso introdotto da riferimenti a vicende storiche e mitologiche, che testimoniano la vasta erudizione dell’autore, si avvicendano maschere indimenticabili: “cittadin di pregio”, “herbolai”, “hortolani”, frati, “mercatanti”, pescatori, principi, mariti, padri, figli, “putini”; e le donne: suore, “abbatesse”, principesse, matrone, fanciulle, “pute”… Scenario dei proverbi sono le città d’Italia, da nord a sud: Venezia, Padova, Verona, Ravenna, Modena, Bologna, Mantova, Bergamo, Brescia, Milano, Cremona, Genova, Firenze, Urbino, Roma, Napoli, Altamura, la Sicilia… Troviamo le vie, le piazze, i palazzi, i castelli, le chiese del rinascimento, dove ferve un’umanità viva, astuta, che briga e non si dà mai per vinta. Sono uomini e donne che “non guardariano in faccia a Iesu Christo, / pur che acqua al suo molin ciaschedun tire”. E guai per gli stolti!
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46 PROVERBI SVOLTI IN 42000 VERSI
RIEDIZIONE DALL'UNICA STAMPA DEL 1526.
LA CENSURA IRROMPE NELLA SERENISSIMA
Dal proverbio Chi non ha ventura non vada a pescar (vv. 690‑710):
Hor egli disse: «Acciò che ben discuopra
dove sia il furto che tanto ti preme,
disotto da 1'umblico over disopra
tutte le veste et la camiscia insieme
despoliati, figliola, ché qui nuda
bisogna che 'l tuo ventre palpi et preme».
Onde la meschinella, a muda a muda,
perfin alla camiscia fuor si trasse
et tutta d'angonia hor triema hor suda;
mai vista non fu neve che fiocasse
sì bianca qual di lei che gli occhi stanca
era ogni parte, dall'alte alle basse.
Così alla destra come che alla stanca
una mammella avea picchola et tersa,
qual tondo pomo a cui nulla gli manca;
al fin del ventre, fra le coscie immersa,
la vulva le facean duo bei labretti,
u' 1'aurea barba di poco era emersa.
Del resto erano i membri sì perfetti
che tutta parea in cielo esser composta,
tal ch'io non vaglio ch'in rime la metti.
Il libro – uscito in prima edizione a Venezia nel 1526 – fu messo all’Indice dei libri proibiti e mai più ristampato. Oggi, viene ripubblicato per la prima volta da Spirali. Raccoglie 45 proverbi disposti in terzine, per un totale di circa 42000 versi endecasillabi. Ciascun proverbio è composto di 3 cantiche. I Volgari proverbi di Cynthio sono qui presentati nella trascrizione letterale, con l’aggiunta di un proverbio e di quattro sonetti manoscritti ritrovati nella Biblioteca Marciana a Venezia.
Il libro ha una prefazione di Francesco Saba Sardi, El Cinzio descoverto, che racconta la contrastata vita di Cynthio (ca 1466-1530) e il contesto storico, politico, sociale e letterario in cui escono i Proverbi. Conclude il libro una Cauda di Francesco Saba Sardi che ai proverbi di Cynthio accosta i celebri Sonetti lussuriosi di Pietro Aretino (1492-1556), qui pubblicati con le illustrazioni che ne ha fatto Giulio Romano (1499-1546).
In appendice è presente un dizionario dei nomi. Dalla lingua di Cynthio nasce un’opera letteraria di forte musicalità metrica e di straordinaria ricchezza delle figure linguistiche. Desta meraviglia l’ingegno con cui lo scrittore trova termini, locuzioni, metafore sempre differenti, suscitando miriadi di equivoci, fra intuizione e trovata.
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