|
|
URSS-EURSS, ovvero il complotto dei rossi
Libro
pp. 117
15,00 €
|
|
Saggio di Vladimir Bukovskij e Pavel Stroilov.
|
|
"La tragedia del nostro tempo, sopra tutto per gli ex paesi del blocco orientale e dell'Unione Sovietica, consiste nel fatto che nei confronti del comunismo non è mai stato celebrato un processo analogo a quello di Norimberga. Sono regimi criminali che hanno eliminato decine di milioni di uomini, che tuttavia non sono stati mai e in alcun luogo condannati. Questo non solo rappresenta un oltraggio alla memoria di milioni di vittime e al nostro senso di giustizia, ma genera anche una situazione obiettivamente molto pericolosa.
All'inizio degli anni novanta l'URSS non è stata ufficialmente condannata secondo lo statuto di Norimberga: proprio per questo, gli alti esponenti politici e del KGB non sono stati rimossi e allontanati dal potere, non c'è stata una spinta alla rinascita, non è nato l'impulso al risanamento e tutto è tornato su se stesso. In Russia sventola di nuovo la bandiera rossa e di nuovo risuona l'inno sovietico: il paese ha incominciato a marciare verso il passato".
(Vladimir Bukovskij)
Come la guerra fredda permane in Europa
Dalla Commissione Mitrokhin ai responsi referendari sulla Costituzione europea, dal potere energetico russo alla trasformazione del Mercato comune in Unione Europea, organismo privo di autorità nazionali forti. Da Gorbaciov a Putin prosegue e si approfondisce l'analisi critica di Vladimir Bukovskij e Pavel Stroilov degli scenari internazionali in cui sono coinvolte Europa e ex Unione sovietica. Ne esce un quadro chiaro e allarmante, ricco di particolari, articolato in interviste rapide e penetranti, dove i fautori del socialismo reale appaiono mutevoli e trasformati, ma più vivi e decisi che mai.
«Il richiamo alla storica illusione dell'homo sovieticus nell'inquietante nascita dal mito nuovo del genere europeo». ("l'Opinione")
|
|
|
|
|