"Noi veniamo considerati politicamente scorretti". Il dissidente Armando de Armas precisa: "L'esilio cubano viene attaccato perché appoggia una politica di mano dura contro Cuba, in una manipolazione dell'uso del linguaggio che cerca di far vedere che il paese e Castro sono una stessa e unica cosa, così che ci si confonde tra la vittima e il carnefice".
Questo libro intende smantellare miti e luoghi comuni, fra cui quello della presunta incoerenza degli esuli di Miami: "In realtà siamo coerenti, di sicuro quando lottiamo per la permanenza del bambino Elián nelle terre della libertà, o quando siamo solidali con le vittime del totalitarismo ad altre latitudini, o quando lavoriamo con dedizione e sforzo per mantenere l'embargo contro la tirannia finché ci sia una transizione democratica a Cuba".
(Armando de Armas)