"Ha l'aria di essere davvero adirato!"
In questi termini, un mattino, in place del Vosges a Parigi, un vecchio ebreo religioso interpella Marek Halter. Il dialogo si annoda naturalmente tra i due uomini. Presto, diventa un'abitudine. Ciascun giorno, Marek Halter incontra il vecchio ebreo davanti alla statua di Luigi XIII per condividere con lui un nuovo oggetto di cruccio.
Comunitarismo, razzismo, ecologia, religione, democrazia, altermondialismo, conflitto tra israeliani e palestinesi... Che vada su tutte le furie o si entusiasmi, Marek Halter arricchisce il dibattito di riferimenti biblici, storici e filosofici e mette le proprie doti di narratore al servizio delle grandi cause. Dopo i successi delle sue biografie di donne bibliche, Marek Halter cambia registro narrativo. La mia ira è un libro di battaglia. Un libro attuale e al tempo stesso intemporale.
Come avverte i conflitti del tempo un grande scrittore ebreo polacco
Echi dal Web
Scrittori arabi venite con me alla fiera di torino (articolo Repubblica.it)
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