The Second Renaissance
     
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 La scommessa della verità


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La scommessa della verità

Nominazione. Collana internazionale di logica

pp. 252    15,49 € Acquista
 
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anno II, n°2
 

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La scommessa della verità (53.53 kilobytes)


Abstract
La verità risente della struttura temporale del linguaggio. Nonostante il discorso filosofico e talora quello scientifico l'abbiano presentata come una qualità extra temporale dell'enunciato. Il tempo cifra. Lungo l'innumerazione e l'errore. E tono di un incontro, effetto della cifra la verità non convince.
Il mito del parricidio sfocia in questo terzo tempo. Con una clinica che non invoca l'aiuto della psicologia storica di Vernant. È proprio il caso di dire che la negazione nonché l'ignoranti a iuris non excusat. All'alba dell'era moderna l'uguale è stato scritto con il segno delle parallele. Notazione che può oggi risultare umoristica. E ribadire come il numero non sia legale. Oggi che il segno uguale rappresenta il numero come segno della buona salute in modo che tutti siano ugualmente grandi. E la verità non cifra come invece presume il concetto di mistero. Ma effetto. Che per Peano è della cifra dato che questa non è vincolata a un'ontologia. Verità non necessaria. E che risente di un'aberrazione: quella del punto vuoto. Della voce. Solamente con la cifra la voce giunge a tono. A una verità che non ritorna. E il sapere è matematico per Peano perché non codificabile. Se Galilei inventa un metodo in una scienza, Peano trova la cifra nella logica matematica. Che egli fonda. E Mario Calderoni, dopo avere notato che il tempo della verità non può essere misurato e che il lavoro scientifico non obbedisce a un principio epistemologico, prendendo spunto dall'aritmetica auspica una casistica scientifica che evochi il percorso del diritto. Cesare Burali-Forti chiama il suo noto paradosso che poi ha fortuna con Russell enunciazione di verità. E abbondano nei suoi scritti notazioni finissime. Dopo avere osservato che il sacrificio della specificità e della precisione alla semplicità trascina la ricerca verso il dogmatismo e che molti studiosi italiani immaginandosi in questo modo originali diffondono qualsiasi banalità purché di marca estera, scrive che contrariamente alla metafisica l'esistenza nella logica matematica non comprende nessuna significazione e che l'uguaglianza è tanto differente in ciascun caso da richiedere una notazione ciascuna volta differente. Effettuale: la verità varia. Come servirla?
(Armando Verdiglione)
 
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