L'economia si rileva dal parricidio. Ineconomica. E comporta una logica. La finanza si rileva dalla sessualità. E comporta una struttura. Insemantica. Entrambe rispondono alla questione: come la parola agisce? Sull'inassumibilità dell'usura sorge l'economia – nonché il banco. Sull'inassumibilità dell'automa (nonché del pragma) sorge la finanza.
Armando Verdiglione: "La questione economica volge al rinascimento della parola. La questione finanziaria trae verso la sua industria. La prima impedisce di localizzare l'oggetto. La seconda impedisce di mediare il tempo. L'economia indica come qualcosa incomincia. E la finanza indica come qualcosa debutta. Come si compie un appagamento? Come ciascuno perviene alla soddisfazione? Il mito della madre induce alla finanza (anziché al matricidio; anziché alla guerra civile; anziché al fratricidio)".