Era nera. Era bella. Lo attestano tanto l'Antico e il Nuovo Testamento quanto il Corano. Grazie a lei il mito dell'uomo africano si accosta a quello dell'uomo bianco. Contrariamente alle regine greche che sfidavano i loro pretendenti sui campi di battaglia, la regina di Saba sfida re Salomone sul campo dell'intelligenza. La leggenda vuole che dal loro breve amore sia nato un figlio, Menelik, che nella lingua ge'ez significa "figlio del re".
La regina di Saba, a cui Marek Halter restituisce tutto lo splendore e l'interesse storico, è sempre più presente nella nostra attualità. Negli studi archeologici, grazie agli ultimi scavi ad Axum, in Etiopia, nella nuova espressione poetico-erotica che si ispira al Cantico dei Cantici e sul piano politico: nella maggior parte dei paesi dell'Africa i gruppi che vantano la propria discendenza dalla regina di Saba e dal re Salomone cominciano a organizzarsi in associazioni e sinagoghe. Marek Halter, basandosi sulle recenti ricerche storiche, traccia i confini del regno di Saba, racconta la vita movimentata di questa regina, fa luce sulle guerre da lei condotte nello Yemen, sull'altra costa del mar Rosso, e sulla sua alleanza con il regno d'Israele del saggio Salomone.