"Porto una maglietta del Che e non so perché": il ritornello circola oggi tra i ragazzi argentini, conterranei di Guevara. Il Che è usato come un logo, un marchio di fabbrica dell'"odiato" capitalismo. La sua effigie (il basco e lo sguardo malinconico volto all'orizzonte) si ritrova sugli abiti, sui gadget, sulle bottiglie di birra, sul tatuaggio esibito da Diego Armando Maradona o da Mike Tyson. Insomma, un'icona pop. A voler colmare l'abisso fra il mito e la realtà, arriva oggi questo libro, tratto da un documentario dello stesso autore che è stato un successo televisivo negli Stati Uniti. Le bellissime pagine di questo libro conservano l'immediatezza delle testimonianze di chi lo ha incontrato e la drammaticità delle vicende che hanno coinvolto e travolto questo personaggio spietato sia con gli altri sia con se stesso. Pedro Corzo restituisce al Che un posto nella storia al di fuori delle mitologie.
Un libro rivoluzionario, una raccolta di interviste e testimonianze dei protagonisti che rivelano un Che inedito
Echi dal web Che Guevara, missionario di violenza (Recensione dal sito www.paginedilibri.com)
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