"La burocrazia, come già aveva anticipato Vladimir Bukovskij, sta diventando sempre più opprimente, schiacciante, devastante in Europa e anche nel nostro paese, dove già aveva radici solide. La burocrazia, nel nostro paese, ha un'idea, la sua idea: un fantasma, un'idea che agisce anziché operare. Questa idea sorregge, alimenta, forgia una vera e propria mentalità, la mentalità burocratica, demonologica, sostanzialista e terroristica, enormemente presuntuosa, infinitamente arrogante. Ciò che non capisce, che non intende, che non ascolta, ciò che non risponde alla visione è finto, demoniaco, criminale. La realtà intellettuale è fittizia e criminale. Un impianto demonologico. Ciò che è estraneo al canone occidentale, allo standard, al sistema politico e sociale non ha valore. L'arte non ha valore. La cultura non ha valore. I libri sono corpi del reato. Sono la dimostrazione di una 'copertura'. La burocrazia vede tutto in termini di copertura. Poiché nulla, secondo la burocrazia, procede dall'apertura intellettuale. tutto è copertura. La buona copertura è quella del sistema politico e sociale, tutto il resto è copertura malefica".
"Non si può annullare l'istante per la visione del domani, dettata dalla paura. Ecco perché la scienza della parola è la scienza esatta: giungere al compimento risponde a un compito che sta sia nella ricerca sia nell'impresa".
Combattiamo per un valore assoluto. Combattiamo con le nostre armi, cioè con i nostri mezzi e con i nostri strumenti, che sono i mezzi e gli strumenti della parola. Combattiamo in modo scientifico. Combattiamo procedendo dalla famiglia come traccia, dall’alleanza, e con i dispositivi della solidarietà e della riuscita.
Disponibile in E-Book Libreria Rizzoli • Ibs.it
Il volume si compone di cinque libri (La virtù e il valore; La direzione; La clinica; La cifra originaria; La cosa intellettuale), oltre 160 lezioni tenute negli ultimi tre anni - tre anni d'inquisizione sotto il pretesto fiscale: è il testo di questi tre anni e la base per i prossimi trenta. Tre anni di terrorismo, di assedio, di euforia erotica contro una realtà intellettuale, colpita come realtà demoniaca, quindi da distruggere. Un piano per distruggere tutto. Senza nessun diritto di parola. Senza contraddittorio. Senza che fosse concesso di dare un contributo di verità. Tutto è stato falsificato. Con furia cannibalica. Senza ascoltare nulla. Senza leggere nulla. Senza nessuna "verifica". Tutto abolito e annullato sulla base del pregiudizio demonologico, sulla base di un'impalcatura ideologica che forma una mentalità tanatofila. E il fantasma di padronanza punta alla "soluzione finale". "Noi non accettiamo il ruolo di vittima. Combattiamo e lottiamo. La battaglia non è mai la stessa, non è un'eccezione e, per tanto, non è né ordinaria né ordinale. Mai come ora, mai come questa, e non perché sia difficile, la più difficile, ma perché segue l'occorrenza, proprio questa battaglia assolve il compito di vivere, ossia il compito della salute, il compito della qualità di vita, il compito di verità e di riso. Noi combattiamo. Noi facciamo. Combattiamo per via di malinteso. Combattiamo e solo così ascoltiamo e intendiamo. Solo così troviamo il modo della piega, per concludere alla qualità. Combattiamo per un valore assoluto. Combattiamo con le nostre armi, cioè con i nostri mezzi e con i nostri strumenti, che sono i mezzi e gli strumenti della parola. Combattiamo in modo scientifico. Combattiamo procedendo dalla famiglia come traccia, dall'alleanza, e con i dispositivi della solidarietà e della riuscita. Combattiamo per un patto, che non è soltanto quello di vincere ma di riuscire. E non solo non cediamo, non ci arrendiamo, non ci lasciamo andare, non molliamo, ma combattiamo questa battaglia perché è proprio la nostra e perché, da questa, dipende il destino della vita, la cui scienza si chiama cifrematica". A.V.
|